non poteami dal cielo esser prescritto.
morire in piedi un re sol dee. Già sento
che ben vedea quant’io l’amassi, intatta
che illustre mi rendea ma non contenta.
Signor, te appunto io qui attendea.
se l’aureo scettro e il bianco seno io stringo).
e trofeo di virtù, veggio di fronte
Come potea vergine imbelle aprirsi
ove Marte fremea? Misero prence!
non è facil trofeo. Zelinda il tiene,
Lui prigionier, temer si dee?
Qui tosto il reo si guidi.
e non abbia riguardi un reo vassallo.
perché ti è ignoto ancor che reo ten vieni
E mancan le difese a reo che tace.
per le vie più segrete il reo prigione.
difficile trofeo quel cor che bramo.
La bella idea mi sta nel core.
nella prigion diasi a costei l’ingresso.
Sieno ancor co’ suoi giorni i miei recisi.
tosto si guidi il reo. Dove la reggia
Popoli, al reo Teuzzon v’è un reo maggiore
che unir si dee. Col vanto
che di vindice Astrea cadan le pene.
Che più? Siasi qual vuole,
l’idea cancelli, io tutta