Eumene, Venezia, Pasquali, 1744

 ARGOMENTO
 
    Ariarato, re della Cappadocia e suddito di Dario, monarca di Persia, lasciò in morendo sotto la tutela di Laodicea, sua sorella, la picciola figlia Artemisia, unica e vera erede del regno. Questa, presa l’amministrazione, inviò la nipote ad allevarsi nella corte del re Dario e deliberò a poco a poco usurpar la corona per sé medesima e di tutrice farsi regina. Nacque poco dopo la guerra tra Dario ed Alessandro, re della Macedonia; e giunto questo, dopo varie conquiste, ai confini della Cappadocia, Laodicea andogli incontro e, o per impotenza di resistere al vincitore del mondo o per meglio assicurarsi ciò che non poteva difendere, gli fece una volontaria cessione di tutto il regno. Il re Alessandro, mosso e dalla propria generosità e dalle persuasioni del principe Leonato, che gli era congiunto di sangue e si era invaghito di Laodicea, la investì regina di quella provincia e la rimandò al suo governo. Prima però di partirsi, ella ebbe campo più volte di veder Eumene, uno de’ più famosi capitani macedoni, ed invaghitasene partì, senza aver o tempo o occasione di scoprirgli il suo amore. Nel progresso di questa guerra, restò vinto e morto il re Dario; e tutte le principesse della sua corte vennero in poter di Alessandro. Tra queste in conseguenza vi fu Artemisia che in breve innamorossi di Eumene ed egli scambievolmente di lei, dopo esser rimasto vedovo della prima moglie Apamia (poiché n’ebbe molte) ed avutone un figliuolo per nome Aminta.
    Morto Alessandro, si divise tra’ suoi successori quella gran monarchia. Sortì ad Eumene la Panfilia e la Cappadocia, di cui pensò subito rimetter al possesso Artemisia, come vera erede di quella corona e figlia del re Ariarato già morto, con animo di sposarla subito dopo terminata la guerra. Unito pertanto un grosso esercito, mosse guerra a Laodicea e, dopo varie battaglie, l’assediò nella sua metropoli Sebastia. Seco condusse Antigene, famoso capo degli argiraspidi, il quale secretamente ardeva dell’amor di Artemisia. Al soccorso di Laodicea volò il principe Leonato, tosto che ne intese il periglio, con la speranza delle sue nozze. Su questi fondamenti, parte storici, parte verisimili, s’intreccia il dramma, intitolato dal suo attor principale L’Eumene.