Gl’inganni felici, Venezia, Nicolini, 1696

 SCENA X
 
 SIFALCE
 
 SIFALCE
 Chetatevi, o pensieri; a che agitarvi
 così vicini al porto?
 Per pochi indugi a tolerar vi esorto.
 
670   Pensieri avrete pace;
 e quella pace avrete
 che amor già vi rubò.
 
   Godrete la beltà
 che tanto vi agitò;
675né più vi struggerà
 fiamma vorace.