Antioco (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA II
 
 SELEUCO e STRATONICA
 
 SELEUCO
 Le tue, le mie speranze
 così tradì l’ingrato;
995la mia, la tua pietà così derise.
 STRATONICA
 Signor, di nobil alma è gran cimento
 l’inchinarsi al perdono.
 SELEUCO
 Quando si chiede al padre?
 STRATONICA
 Nel padre il re temea.
 SELEUCO
1000Temer dovea la colpa,
 non il rossor di confessarla.
 STRATONICA
                                                    Ah, sire...
 SELEUCO
 Ma ragion non conosce
 chi si lascia in balia d’un cieco affetto.
 STRATONICA
 In questo affetto ei serba
1005molta virtù, molta innocenza ancora.
 SELEUCO
 E con questa virtude
 e con questa innocenza Antioco mora.
 STRATONICA
 Antioco?
 SELEUCO
                    E mora seco
 il complice del fallo e dell’affetto.
 STRATONICA
1010(Son perduta, son morta).
 Eccoti dunque il seno.
 L’alma qui troverai...
 SELEUCO
 Stratonica, mio ben, mio cor, che fai?
 La tua pietade è ingiusta,
1015che il figlio contumace
 ama con troppo ardire amando Arsace.
 STRATONICA
 Questo è l’affetto, onde ti offendi?
 SELEUCO
                                                                Questo,
 questo da lui saper volea; di questo
 in lui cercai l’emenda,
1020nulla giovò.
 STRATONICA
                        Né sai
 altra colpa di Antioco?
 SELEUCO
                                           Ei tacque allora
 ma parlò poi di Arsace il ferro ignudo.
 STRATONICA
 Come?
 SELEUCO
                 S’inorridisca
 al vergognoso eccesso e l’alma e il ciglio;
1025per man di Arsace è parricida il figlio.
 STRATONICA
 Parricida?
 SELEUCO
                       Intendesti. Al traditore
 vanne, o regina, e digli
 che la legge il condanna e non Seleuco.
 Di’ ch’egli uccise il padre
1030quando si armò contro il suo re.
 STRATONICA
                                                            Perdona.
 Questi dunque saranno
 di Stratonica madre i primi uffizi?
 SELEUCO
 Questa sola pietade ho per l’infido,
 ch’ei da un vile carnefice non sappia
1035ma da una regia sposa il suo destino.
 STRATONICA
 Così mi esponi alle querele estreme
 del misero infelice?
 SELEUCO
 La parca sul tuo labbro
 gran parte perderà del suo terrore.
 STRATONICA
1040Perché non vai tu stesso?
 SELEUCO
 Il giudice non vuol che vada il padre.
 STRATONICA
 Ed un tenero amor trattien la madre.
 SELEUCO
 Madre non fosti ancora.
 STRATONICA
 Anche l’amor vanta i suoi figli.
 SELEUCO
                                                          Or vanne...
 STRATONICA
1045Ubbidirò. Ma se pentito ei chiede
 e perdono e pietà, negar potrai
 alle lagrime sue pietoso un guardo?
 SELEUCO
 In braccio a morte il pentimento è tardo.
 STRATONICA
 
    Almen, signor, vorrei
1050del giudice nel ciglio
 veder del padre il cor.
 
    Punir l’ardir de’ rei
 è amor di giusta legge;
 ma perdonar a un figlio
1055legge è di giusto amor.