Antioco (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1705

 SCENA XVI
 
 ANTIOCO
 
 ANTIOCO
410Io parto alfin; luoghi sì cari un tempo
 a’ miei voti, a’ miei sguardi,
 reggia superba ov’io
 i dolci respirai primi vagiti,
 mura natie, patrie grandezze, addio.
415Fuggo il vostro soggiorno;
 ma vi lascio un tesoro e vel confido,
 più caro agli occhi miei de la mia vita.
 Felici voi che lo chiudete in seno!
 Voi fortunati appieno,
420che ne’ vostri contenti
 più non avrete il testimon funesto
 de le lagrime mie, de’ miei tormenti!
 
    Da voi lunge, grandezze reali,
 vado a piagnere, vado a morir.
 
425   Tra voi nacquer gli acerbi miei mali;
 ma non ponno tra voi qui finir.