Artaserse (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XIV
 
 ARTASERSE, ASPASIA, BERENICE, IDASPE, SPIRIDATE e CLEOMENE in macchina. AGAMIRA in disparte
 
 AGAMIRA
 È furore, è vendetta, è gelosia,
 questa che il cor m’accieca e il piè mi guida?
 Nodrirò la mia doglia
 con l’oggetto crudel dell’altrui gioie?
485Ah pompe, indegne pompe,
 se al mio sen rinovate
 la memoria crudele
 di amor spergiuro e d’imeneo fallace! (Comparisce la macchina della Pace e d’Imeneo)
 ARTASERSE
 
    Agli ulivi della pace
490i suoi mirti amore innesti;
 ed il ciel più lume appresti
 all’ardor della sua face.
 
 CORO
 
    Agli ulivi della pace
 i suoi mirti amore innesti;
495ed il ciel più lume appresti
 all’ardor della sua face. (Segue il ballo. Scendono tutti dalla macchina)
 
 ARTASERSE
 Aspasia, Berenice, a voi ragiona
 la Grecia che vi è madre,
 la Persia che vi è amica e il ciel cortese.
500Scelgasi tra’ miei figli
 da voi lo sposo.
 BERENICE
                               E torni
 al patrio cielo il suo primier sereno.
 ARTASERSE
 Nulla Aspasia risponde?
 ASPASIA
 Risponde il core e la risposta è in seno.
 ARTASERSE
505Men di rigor tu le consiglia omai. (A Cleomene)
 CLEOMENE
 Deh, per pubblico ben si adempia il fato
 e si obbedisca Atene. (Ad Aspasia)
 ASPASIA
 (E il dice Cleomene!)
 CLEOMENE
 (Questo della mia speme è il punto estremo).
 ASPASIA
510Ch’io scelga?
 IDASPE
                           (Io temo e spero).
 SPIRIDATE
                                                              (Io spero e temo).
 ASPASIA
 Scelga pur Berenice.
 CLEOMENE
 No, scelga Aspasia.
 ASPASIA
                                     (E Cleomene il dice!)
 BERENICE
 Cedo di Aspasia al grado.
 ASPASIA
 Scelgasi pur...