Pirro, Venezia, Pasquali, 1744
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SCENA XII
ISMENE
ISMENE
Quanti mali ad un punto!
Mi minaccia Cassandro;
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Arideo mi tormenta;
Ellenia mi schernisce;
Pirro, o dio! nol vo’ dir che mi tradisce.
Facciam giustizia alla sua fede ancora;
e se per lui deggio languir fra pene,
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piangasi i rischi suoi, le sue catene.
Alma non è
più misera di me
nel grado e nell’amor.
Caso in altri è una sventura.
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Sol per me fatta è natura
la costanza del dolor.
Il fine dell’atto secondo