I rivali generosi, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XVI
 
 BELISARIO, ROSMILDA ed ALARICO
 
 BELISARIO
 Principessa, Alarico,
 che nimico io vi sia, nulla vi affanni;
 se siete in mio poter, liberi siete.
 Tu, Alarico, il tuo duce e tu, Rosmilda,
405non cangi dignità, cangi vassalli.
 E credi che se un dì propizia sorte
 mi darà in mano il genitor Vitige,
 forse non si dorrà che dalle chiome
 gli abbia tolto il diadema; e di nimico
410non vedrà in Belisario altro che il nome.
 ROSMILDA
 La memoria di tanti
 tuoi favori il cor mio
 per te, gran vincitor...
 BELISARIO
                                          Non più, Rosmilda;
 seguimi, o duce; e tu rimanti. Addio.