I rivali generosi, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XV
 
 ORMONTE, ROSMILDA, ALARICO, con seguito di guerrieri e di schiavi, e i suddetti
 
 ORMONTE
 Belisario, io primiero
 delle mura contese
350assalitor feroce,
 superai le difese.
 Io dell’aquile altere
 primo piantai le sì temute insegne.
 Ecco ostili bandiere,
355ecco spoglie, ecco schiavi e di Vitige
 ecco il duce maggiore; ed a’ tuoi piedi,
 per tua gloria suprema,
 ecco la regal figlia, ecco il diadema.
 ROSMILDA
 (Che bell’orgoglio!)
 BELISARIO
                                      Al gran valor di Ormonte
360ogni rischio è vittoria;
 e al suo nobil destin serve la gloria.
 ROSMILDA
 Duce invitto de’ Greci...
 ALARICO
 Eroe maggior di quanti...
 BELISARIO
 Sorgete.
 ROSMILDA
                   A te, signor...
 BELISARIO
                                             L’alto tuo merto
365mi è noto, o principessa.
 Sorgete, che non dee varia fortuna
 né voi miseri far né me superbo.
 ORMONTE
 Chi per te sinor visse a te richiede
 sola Elpidia in mercede.
 OLINDO
370Ormonte, assai facesti
 ma non tanto ch’io ceda. Elpidia al pari
 di te chieder poss’io.
 ORMONTE
                                         V’è chi per anco
 un premio a me contrasti.
 Quai sono i tuoi trionfi? Ove pugnasti?
 OLINDO
375L’opre tue sono illustri.
 Ma saranno le mie degne di sprezzo?
 ORMONTE
 Cedono al paragone.
 OLINDO
                                        A te cotanto
 decider non s’aspetta.
 ROSMILDA
 (Più che Ormonte rimiro, ei più mi alletta).
 ORMONTE
380Del tuo valore e della gloria mia,
 giudice abbiamo un Belisario.
 OLINDO
                                                         Ei sia.
 ORMONTE
 Eroe sovrano...
 OLINDO
                              E invitto...
 ORMONTE
 Che non oprai per acquistarti un regno?
 OLINDO
 Qual rischio non tentai per tua difesa?
 ORMONTE
385Io di Ravenna espugnator primiero.
 OLINDO
 Io di Feraspe abbattitor felice.
 ORMONTE
 Non cadea la città senza il mio ferro.
 OLINDO
 Non vivea il capitan senza il mio brando.
 ORMONTE
 Io vinsi e i miei trionfi
390ebbero per teatro il muro ostile.
 OLINDO
 I miei per testimon il duce istesso.
 BELISARIO
 Da’ vostri merti io sol rimango oppresso. (Vien presentata una lettera a Belisario, la quale da lui leggendosi, ognun tace)
 Principi, qui gara di onore indarno
 vi trattiene in contese. Il fier Vitige
395in Elpidia vi usurpa
 il premio a sì grand’opre. Or or dal campo
 così mi scrive il general Fernando.
 ORMONTE
 Inutili sudori!
 OLINDO
                             Iniqua sorte!
 ORMONTE
 Io ne volo all’acquisto.
 OLINDO
400Ma s’Elpidia è perduta, io vado a morte.