Pirro, Venezia, Rossetti, 1704

 SCENA X
 
 ELLENIA con foglio in mano ed ISMENE
 
 ELLENIA
315Prendi, Ismene, e rischiari
 questo foglio di Pirro i tuoi be’ lumi.
 ISMENE
 Amica Ellenia, o quanto
 giugni opportuna! O care note! O foglio!
 ELLENIA
 (La ministra son io del mio cordoglio).
 ISMENE (Legge)
320«Mia principessa, in sul cader del giorno,
 ne’ giardini a te noti
 verrò. Me ne assicura
 tregua ed amor. Si chiederanno intanto
 per me tue nozze al regnator Cassandro.
325S’ei non vi assente, in breve
 puniran l’armi nostre il tuo furore;
 e alfin de l’odio avrà la palma amore».
 Caro e fido amator! Bei segni impressi
 da man sì illustre, in voi
330bacio... Ah! Gl’impeti, Ellenia,
 di un grande amor condona. Il cor non basta
 tutta in seno a capir la gioia mia.
 ELLENIA
 Hai ragion di andar lieta. (O gelosia!)
 ISMENE
 Ma donde il foglio avesti?
 ELLENIA
335Recollo un servo.
 ISMENE
                                  E partì tosto?
 ELLENIA
                                                             Appunto.
 Che mal saggio consiglio
 stimai fermarlo, ove Cassandro impera.
 ISMENE
 Ben risolvesti. Addio.
 ELLENIA
                                          (Sorte severa).
 ISMENE
 
    Sugli occhi del mio bene
340le pene scorderò;
 sarò contenta.
 
    E se crudel dolore
 vorrà latrarmi in seno,
 farò che ’l vinca il core
345o meno il senta.