I rivali generosi, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA V
 
 ELPIDIA
 
 ELPIDIA
 Ah, rubella del cor, lingua spietata!
85Proferir tu potesti
 la sentenza crudel? L’amato Olindo,
 trofeo de’ tuoi rigori,
 va tra le morti a ricercar la vita
 e tu mandi a ferir chi mi ha ferita.
90Vanne pur, di quest’alma
 dolce trionfator. Così secondi
 i tuoi colpi, i miei voti amor guerriero.
 Ma ogni falange ostile,
 della tua spada a’ lampi,
95converrà che atterrita alfin trabocchi,
 quando pur la tua destra
 abbia appreso a ferir da’ tuoi begli occhi.
 
    Vanne, pugna e vinci, o caro,
 e dian fama al vostro affetto
100i trofei del tuo valor.
 
    Ma non guasti il crudo acciaro
 quell’immagine che in petto
 già t’impresse il dio di amor.
 
 Logge reali che portano agli appartamenti di Rosmilda.