Aminta, Firenze, Moucke, 1736 (controscene)

    Dall’impresario del «dramma regio pastorale» intitolato l’Aminta, del famoso signore Apostolo Zeno, furon richieste all’autore l’appresso controscene piacevoli, come s’ingegnò di fare, senza né mano in una lettera toccare il dramma medesimo. Volle prima però di porsi all’opra, averne dallo stesso signore Zeno la permissione, il quale cortesemente con sua gentilissima risposta la diede; e dopo vedute le dette controscene, si compiacque di pienamente approvarle. Che peraltro l’autore non averebbe mai avuto tanto ardire di porvi la mano, come indispensabilmente richiedeva la creanza, la convenienza e la giustizia.