Aminta, Firenze, Vangelisti, 1703

 SCENA IX
 
 ALCEA sola
 
 ALCEA
 Ho sentito in disparte
 che Celia è innamorata,
 cotta affatto e spolpata
220per Silvio, e che per lui non cura Adrasto;
 costei mi tocca un tasto
 che mi scorda il concerto,
 questo Silvio anch’a me piace del certo;
 so ch’avendo marito io non dovrei
225innamorarmi d’altri ed all’antica
 soleva usar così
 ma non usa oggidì.
 
    S’innamoran tutte quante,
 e donzelle e vedovette;
230ed infin le maritate,
 anche vecchie,
 voglion far da ragazzette.
 Da... Da...
 
    Hanno il muso innamidato,
235pien di mosche e pien di nei,
 e pur hanno un branco allato
 di narcisi e cicisbei;
 né lor basta un solo amante
 che talor n’han più di sette.