I rivali generosi, Venezia, Nicolini, 1697

 SCENA VII
 
 OLINDO
 
 OLINDO
 Fier destin! Non mi lice
1030né del rival dolermi
 né de l’idolo mio né di me stesso;
 e per tutto congiura,
 a rendermi infelice
 e ad accrescer tormenti al dolor mio,
1035Elpidia, Ormonte ed io.
 
   Vorrei dolermi,
 ma in non saper di chi cresce l’affanno.
 
 Il cuore afflitto
 se lo sfoga, il fa delitto,
1040se lo tace, il fa tiranno.