Venceslao, Praga, Wickhatt, 1725

 SCENA VI
 
 LUCINDA sola
 
 LUCINDA
 Ch’io non cerchi di più? Solo a tal fine
165mi partii dal mio regno,
 grado e sesso mentii, soffersi tanto.
 Vuo’ saperlo e pur temo
 che il saperlo mi sia cagion di pianto.
 
    Aveva l’idol mio
170bel volto e cor fedel,
 quando partì da me.
 
    Or che a lui torno, o dio!
 per mio destin crudel,
 vi trovo la beltà ma non la fé.