Venceslao, Praga, Wickhatt, 1725

 SCENA IV
 
 CASIMIRO solo
 
 CASIMIRO
 Le paterne minaccie
 sono giuste; ma invano il mio Cupido
 tentano spaventar... Che veggio? Ahi vista!
 Né m’inganno; ella è dessa, ella è Lucinda.
95Turbatrice odiosa
 dell’amor mio, costei sen viene e seco
 avrà la fé giurata;
 rinfaccierà dell’onor suo le macchie.
 Che far poss’io? Gli affetti a lei dovuti
100mi ha rapiti Erenice. Arde più forte
 del nuovo amor la face
 e goduta beltà più non mi piace.
 Coraggioso si attenda.