Venceslao, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA V
 
 ERNANDO e i suddetti
 
 ERNANDO
 Anch’io, sire...
 VENCESLAO
                             Opportuno
 mi giugni, amico. In sì grand’uopo io cerco
 o ragione o conforto.
 ERNANDO
 Per chieder grazie al regio piè mi porto.
 VENCESLAO
1315Tutto promisi e tutto deggio. In onta
 del mio dolor me ne sovviene, Ernando.
 ERNANDO
 Di mie fatiche il guiderdon ti chieggo.
 VENCESLAO
 L’avrai, quando anche fosse
 la metà del mio trono.
 ERNANDO
1320Ti chieggo...
 VENCESLAO
                         E che?
 ERNANDO
                                        Del principe il perdono.
 VENCESLAO
 Come?
 ERNANDO
                 N’han la tua fede i voti miei.
 In ciò non re ma debitor mi sei.
 VENCESLAO
 Tutto a te deggio e regno e vita. Solo
 la mia giustizia, l’onor mio, la sacra
1325custodia de le leggi a te non deggio.
 ERNANDO
 (Principe, al tuo destin scampo non veggio).