Venceslao, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA PRIMA
 
 CASIMIRO solo incatenato
 
 CASIMIRO
 Ove siete? Che fate,
955spirti di Casimiro?
 Io di più regni erede,
 io tra marmi ristretto? Io ceppi al piede?
 
    Dure ritorte,
 con braccio forte
960vi scoterò,
 vi spezzerò...
  Vuole il padre ch’io mora, ahi! che farò?
 
 Ch’io mora? È tanto grave il mio delitto?
 Ah! Sì. Per me cadde il fratel. Ma cadde
965senza colpa del core.
 Volea morto il rival. Ne ha colpa amore.
 Amor, sì sì, tu solo
 se’ mia gran colpa. O di Erenice, o troppo
 bellezze a me fatali, io vi detesto.
970Son misero, son reo, son fratricida,
 perché vi amai. Sono spergiuro ancora,
 spergiuro ed empio a chi fedel mi adora.