Gl’inganni felici, Venezia, Nicolini, 1696

 SCENA XV
 
 CLISTENE, SIFALCE e AGARISTA
 
 CLISTENE
 Mia figlia, a qual cordoglio
 dai te stessa in balia?
 AGARISTA
 Padre, morir pria che lasciarti io voglio.
 CLISTENE
 Rasserena l’aspetto. Ecco Sifalce,
345l’Anfion de la Grecia; il suo bel canto
 ti acheti il duolo e ti rasciughi il pianto.
 AGARISTA
 Son di gioia incapace.
 CLISTENE
                                           In dì sì lieto
 lo sposo acquisti e ’l genitor non perdi.
 Sarai figlia e consorte.
 AGARISTA
350Sarò figlia al dolor, sposa a la morte.