Venceslao, Venezia, Rossetti, 1722

 Altezza,
    esce questo drama colla fortuna d’avere in fronte il glorioso nome di vostra altezza. Che cosa mai non può sperare dal publico applauso, allora quando sarà riguardato come un componimento fatto già vostro, perché favorito dalla vostra autorevole protezione? Troppo grande è la stima che ciascheduno ha per voi e del vostro finissimo discernimento per non arrendersi alla vostra approvazione e per non rispettare ciò ch’è da voi benignamente difeso. Ed invero tutto aspettar si deve dall’autorià di un nome sì illustre che per ogni parte fa risplendere il suo bel lume; quindi avviene che la Polonia, la Germania, l’imperio tutto vi riconoscono non solo erede della vostra real prosapia (che proviene dall’antico famoso sangue de’ Drusi della famiglia del grande Giulio Cesare Augusto) ma ancora delle virtù de’ vostri gloriosi antenati. Io so che voi sarete in loro coronato da’ vostri meriti, più che dai preggi di quelli, e basterete voi solo a’ posteri per imitazione in una tanta moltitudine di principi generosi. Degnatevi adunque d’aggradire anticipatamente questo ritratto che sarà fatto di voi nelle storie future e prendete insieme col drama che vi presento, sotto l’ombra del vostro patrocinio, anche me stesso, mentre io con profondissimo rispetto mi rassegno di vostra altezza umilissimo, devotissimo, ossequiosissimo servitore.
 
    N.N.