Venceslao, Genova, Franchelli, 1717 (Il Venceslao)

 SCENA XIV
 
 Regia con trono.
 
 CASIMIRO, LUCINDA, popoli, soldati
 
 LUCINDA
 
    Viva e regni Casimiro.
 
 POPOLI
 
1225Viva, viva.
 
 CASIMIRO
 Duci, soldati, popoli, Lucinda,
 qual zelo v’arma? Qual furor vi move?
 Dunque in onta del padre
 vivrò più reo? Dovrò la vita al vostro
1230tumultuoso amore?
 Dopo un german con minor colpa ucciso,
 ucciderò con più mia colpa un padre?
 Non è questa la vita
 ch’io chieder posso; ah prima
1235rendetemi i miei ceppi,
 traettemi al supplicio; e quando ancora
 v’è chi s’opponga, questo,
 sì, questo acciar traffiggerammi; in pena
 del mio, del vostro eccesso
1240io ’l carnefice sol sarò a me stesso.
 E tu datti alfin pace,
 mio solo amor, mio sol dolore, in questa
 sorte mia dispietata,
 raro esempio di fé, sposa adorata.
 LUCINDA
1245No no, non dir d’amarmi,
 dispietato consorte,
 se di me in paragone
 sembra più bella agli occhi tuoi la morte.