Venceslao, Genova, Franchelli, 1717 (Il Venceslao)
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Copia
SCENA V
Anfiteatro preparato in forma di steccato.
LUCINDA con seguito
LUCINDA
Sommi dei, menti eterne,
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da’ voti miei tanto stancati e tanto
da l’infedel mio sposo
spergiurati e scherniti,
se mai su l’are vostre
vittime elette io fei cader, se a voi
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giunser mai con gl’incensi
gl’innocenti miei prieghi, a me volgete
raggi propizi e in questa
fatal temuta arena
finite la mia vita o la mia pena.