Venceslao, Roma, Bernabò, 1716 (Il Vincislao)

 SCENA XI
 
 ERENICE e CASIMIRO
 
 ERENICE
300Casimiro?
 CASIMIRO
                       Mia cara?
 ERENICE
 Anche per te sia questo
 l’ultimo addio che da Erenice or prendi.
 CASIMIRO
 Come?
 ERENICE
                 L’amor d’Ernando
 grande offesa è al tuo grado.
305L’amor di Casimiro
 più grave offesa è all’onor mio.
 CASIMIRO
                                                          Perché?
 ERENICE
 Erenice è vassalla e tu sei re.
 CASIMIRO
 (Si vendica d’Ernando).
 Tua beltade ha l’impero
310sul cor di Casimiro.
 ERENICE
                                       Il mio divieto
 dunque ti sia comando.
 CASIMIRO
 Questo è ’l tuo sol comando
 cui ubbidir non posso.
 ERENICE
 Che dunque brami.
 CASIMIRO
                                       Amore.
 ERENICE
315Questo è il tuo sol desio
 cui né ubbidir né compiacer poss’io.
 
    Ingannatore,
 con questo core
 non giova il fingere
320né sospirar.
 
    Lusinghe e vezzi,
 minaccie e sprezzi
 saprò deridere,
 non ti vuo’ amar.