Venceslao, Napoli, Muzio, 1714 (Vincislao)

 SCENA XVIII
 
 Salone con trono.
 
 CASIMIRO con spada alla mano, LUCINDA, popoli e soldati
 
 LUCINDA
 
1995   Viva e regni Casimiro.
 Viva, viva.
 
 CASIMIRO
 Duci, soldati, popoli, Lucinda,
 qual zelo v’arma, qual furor vi muove?
 Dunque in onta del padre
2000vivrò più reo? Dovrò la vita al vostro
 tumultuoso amore?
 Dopo un german con minor colpa ucciso,
 ucciderò con più mia colpa un padre?
 Non è questa la vita
2005ch’io chieder posso. Ah! Prima
 rendetemi i miei ceppi,
 traetemi al supplizio o questo ferro
 trafiggerammi. E tu datti alfin pace,
 mio solo amor, mio sol dolor, in questa
2010sorte mia disperata,
 raro esempio di fé, sposa adorata.
 LUCINDA
 Empio, ingrato, crudele,
 tu mi amasti? Tu mi ami? Ahi fiera sorte!
 E vuoi lasciar la sposa tua fedele
2015per incontrar con gloria tua la morte!