Venceslao, Napoli, Muzio, 1714 (Vincislao)

 SCENA PRIMA
 
 Veduta di città con arco trionfale.
 
 ERNANDO con seguito di soldati e di schiavi, poi VINCISLAO, CASIMIRO ed ALESSANDRO
 
 ERNANDO
 
    Abbiam vinto, amico regno,
 n’è tuo frutto e gloria e pace.
 
    Il fellon superbo e fiero
 cadde estinto e in suol straniero
5insepolto il busto giace.
 
 Oh del regno polono,
 del Boristene algente alto monarca,
 Vincislao sempre invitto,
 già il superbo moldavo
10morde i tuoi ceppi; e ’l contumace Adrasto,
 de l’alme più rubelle
 grand’esempio e gran pena,
 da più colpi trafitto,
 là su l’Istro confessa
15ne l’aperte sue piaghe il suo delitto.
 VINCISLAO
 Le tue vittorie, Ernando,
 son degne del tuo nome e son maggiori
 del poter nostro. Hai vinto
 ma di tanta tua gloria è nostro il frutto.
20Vieni, onde al sen ti stringa,
 o forte del mio regno (L’abbraccia)
 difesa e primo amor.
 CASIMIRO
                                         (Fremo di sdegno).
 ALESSANDRO
 Agli amplessi del padre, un mio succeda,
 amico duce.
 ERNANDO
                         Oh sempre (S’abbracciano)
25generoso Alessandro.
 VINCISLAO
 Casimiro, e tu solo
 al vincitor nieghi gli applausi?
 CASIMIRO
                                                          Ernando
 ne’ tuoi reali amplessi ebbe anche i miei.
 ERNANDO
 Servo ti sono.
 CASIMIRO
                            (Anzi rival mi sei).
 VINCISLAO
30Sinor sterili applausi
 diedi al valor d’Ernando. I suoi trionfi
 chiedono un maggior prezzo. Ei me lo additi.
 ERNANDO
 Gran re, tutto ti deggio.
 VINCISLAO
                                              Il tuo rispetto
 non dee lasciarmi ingrato.
35Chiedi.
 ERNANDO
                 Temo nel prezzo
 parer vil, non audace.
 VINCISLAO
 Vil non fia ciò che puote
 gli affetti meritar del tuo gran core.
 ERNANDO
 Ti arride amor; sol per te chiedo. (Piano ad Alessandro)
 ALESSANDRO
                                                               Oh amico! (Piano ad Ernando)
 ERNANDO
40Dirò, poiché l’imponi,
 ma non senza rossor, non senza pena.
 Tutto il premio ch’io cerco
 in sé racchiude un volto.
 CASIMIRO
 (Iniquo!)
 VINCISLAO
                     Ernando amante?
 ERNANDO
45Perdona. Amor sol diede
 più zelo al cor, più stimolo alla fede.
 VINCISLAO
 Favella.
 CASIMIRO
                  (Ah! Più nol soffro).
 ERNANDO
 L’amor, sire...
 CASIMIRO
                             Ammutisci,
 troppo altero vassallo.
50Frena il volo al tuo amore o nel tuo sangue
 ne ammorzarò le fiamme. Ama là dove
 non offendi il tuo prence o se sì audaci
 nutri gli affetti, ama soffrendo e taci.
 ERNANDO
 
    Se devo in seno ascondere
55la fiamma del mio cor,
 io non potrò resistere
 a l’aspro rio dolor.
 
    E pur per non offenderti
 quest’anima sia vittima
60d’un infelice amor.