Il Tirsi, Venezia, Nicolini, 1696

 SCENA IV
 
 CORINNA
 
 CORINNA
460Mal so finger con Tirsi; un sol suo sguardo
 può tradir l’ire mie; ma s’egli è infido,
 posso anco amarlo? O dio!
 A te, mio cuore, il chiedo.
 Ed ei, tu mi rispondi, è l’idol mio.
 
465   Vorria pur la gelosia
 ritornarmi in libertà.
 
    Ma che pro? Ne l’alma mia
 non può tanto il mio sospetto
 quanto può l’altrui beltà.