Venceslao, Verona, Merli, 1708

 SCENA VI
 
 ALESSANDRO
 
 ALESSANDRO
 Già sorgon l’ombre ed io,
 ad onta della notte,
 vo ad abbracciar il mio bel sol; ma oh dio!
 sento nell’alma un misto
715di gioia e di dolor. Che fia, mio core?
 L’arcano non apprendo;
 confusi affetti miei, io non v’intendo.
 
    Silenzio, timori,
 turbar mi volete
720la pace del cor.
 
    Via tosto tacete
 o a l’armi vi sfida
 l’eroico mio amor.