Venceslao, Palermo, Cichè, 1708

 SCENA XIV
 
 VENCESLAO, poi ERENICE
 
 VENCESLAO
 Importuno dover, quanto mi costi.
 ERENICE
 Vengo...
 VENCESLAO
                  Erenice, ad affrettar se vieni
 del reo figlio la pena,
 risparmia i voti; a te de la vendetta
1405debitor più non sono.
 Il figlio condannato assolve il padre.
 ERENICE
 E te ne assolve ancora
 la pietà di Erenice.
 Per me non vegga il regno
1410la natura in tumulto,
 la patria in armi, la pietà in esiglio.
 A l’ombra di Alessandro
 basti il mio pianto e ti ridono il figlio.
 VENCESLAO
 No, con la tua pietade io non mi assolvo.
1415Se restano impunite,
 passan le colpe in legge;
 e non le teme il volgo,
 se l’esempio del re non le corregge.