Venceslao, Bologna, Pisarri, 1708 (Il fratricida innocente)

 SCENA XI
 
 LUCINDA
 
 LUCINDA
675Lusinghiamoci ancora
 né disperiam, teneri affetti. L’alma
 del tuo piacer riempi,
 speranza adulatrice;
 e vieni il dolor mio
680di letargo a coprir, se non di obblio.
 
    Spera ancor l’antico nido
 tortorella innamorata.
 
    Forse amor sia meno infido
 e la sorte men spietata.