Venceslao, Milano, Malatesta, 1705

 SCENA XIV
 
 Regio anfiteatro apparecchiato per li spettacoli trionfali.
 
 VENCESLAO, CASIMIRO, ALESSANDRO, ERNANDO, ERENICE, seguito di popoli, di soldati
 
 CORO
 
    Comun bene, amica diva,
 bella Pace, ognun ti onori;
340ed a l’ombra degli allori
 cresca ognor tua verde uliva.
 
 VENCESLAO
 
    Più non vien tromba nociva
 i riposi a noi turbando;
 e al valor del forte Ernando
345l’alta gloria sol s’ascriva.
 
 ERNANDO
 L’alta gloria, o monarca,
 de l’aver vinto è tuo retaggio. Vinse
 con l’armi tue, col tuo gran nome Ernando.
 Tu core ed io ministro,
350tu reggesti la mano, io strinsi il brando.
 VENCESLAO
 Se ti offendon gli applausi,
 ti convenia non meritarli, o duce.
 Tu fosti al regio trono
 fermo sostegno; io da te l’ebbi e deggio
355darti l’onor, poiché non posso il dono.
 ALESSANDRO
 Gare d’alte virtù.
 ERENICE
                                  Di eroico amore.
 CASIMIRO
 Saria maggior mio acquisto il tuo bel core. (Piano ad Erenice)
 VENCESLAO
 Principi, duci, popoli, si applauda
 con regia pompa al comun bene.
 ALESSANDRO
                                                             È giusto. (Vanno tutti per sedere al lor posto ma in tal mentre esce Gismondo)