Venceslao, Firenze, Vangelisti, 1704 (Vincislao)

 SCENA XVI
 
 VINCISLAO, ERNANDO e dopo LUCINDA da donna
 
 VINCISLAO
 Non son più padre, Ernando, un colpo solo
 mi privò di due figli.
 ERNANDO
 Casimiro ancor vive.
 VINCISLAO
860Chi è vicino a morir, già quasi è morto.
 ERNANDO
 Un padre re ben può salvare un figlio.
 VINCISLAO
 Se ’l danna il re, non può salvarlo il padre.
 ERNANDO
 Dunque il prence condanni?
 VINCISLAO
                                                      Io nol condanno,
 il sangue del fratel chiede il suo sangue.
 ERNANDO
865È tuo figlio.
 VINCISLAO
                         Ma reo.
 ERNANDO
                                          Natura offendi,
 se vibri il colpo.
 VINCISLAO
                                E se nol vibro, il cielo.
 Morirà Casimiro. (Lucinda sopraggiunge)
 LUCINDA
                                    (O dio! Purtroppo
 il suo periglio è certo).
 VINCISLAO
 (Lungi, o teneri affetti).
870Tu va’ mio nunzio a lui, digli che forte
 nel dì venturo ei si disponga a morte.