Venceslao, Venezia, Albrizzi, 1703

 SCENA PRIMA
 
 ERENICE sola
 
 ERENICE
 Urna, che del mio sposo
 chiuder dovrai le ceneri adorate,
1090in que’ pallidi marmi
 non ben mi piaci. Ancora
 ti manca il più bel fregio. Il cor ti manca
 di Casimiro. Io vel porrò. Lo attendi
 da un amor disperato.
1095Tinto poi di quell’ostro,
 il tuo pallido orror sarà più grato.