Temistocle, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA X
 
 CLEARCO
 
 CLEARCO
 Hai ragione, Eraclea. Non son Clearco;
 son di me stesso un’ombra;
 or che son tuo rifiuto,
260ho l’alma, il core e l’esser mio perduto.
 
    Fuggi chi ti vuol morto;
 tornami, o core, in sen;
 meco avrai pace.
 
    Ma par che trovi il porto
265nel suo naufragio il cor.
 Lo chiamo e il traditor
 mi sente e tace.
 
    Non cura il mio dolor
 e il suo gli piace. (Qui si chiude il padiglione come prima)
 
 Il fine dell’atto primo