Temistocle, Vienna, Cosmerovio, 1701

 SCENA XI
 
 CLEARCO solo
 
 CLEARCO
 Hai ragione, Eraclea. Non son Clearco;
 son di me stesso un’ombra.
290Or che son tuo rifiuto,
 ho l’alma, il core e l’esser mio perduto.
 
    Fuggi chi ti vuol morto;
 tornami, o core, in sen;
 meco avrai pace.
 
295   Ma par che trovi il porto
 nel suo naufragio il cor.
 Lo chiamo e ’l traditor
 mi sente e tace.
 
    Non cura il mio dolor
300e ’l suo gli piace. (Qui si chiude il padiglione come prima)
 
 Segue il ballo di soldati persiani.
 
 Fine dell’atto primo