Griselda, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA VIII
 
 GUALTIERO, COSTANZA, ROBERTO, ELPINO
 
 ROBERTO
 (Temo).
 COSTANZA
                   (Pavento).
 GUALTIERO
                                         Eh! Non estingua in voi
 fredda tema importuna i vostri affetti casti ardori.
 So che in voi da’ prim’anni
 stillò il genio e l’età teneri amori.
1035Non son io di que’ sposi
 ch’ogni affetto accento, ogni sguardo
 renda fieri o gelosi.
 Certi teneri amori affetti,
 che del tempo e del cor figli pur sono,
1040perdono al genio ed a l’età perdono.
 COSTANZA
 Perdono io non vorrei, se offeso avessi
 l’onor tuo, l’onor mio.
 ROBERTO
 Un volontario esiglio
 quindi io prendea...
 GUALTIERO
                                       Tacete,
1045che più del vostro amore
 la discolpa mi offende.
 Col non amar Roberto
 rea saresti, o Costanza, e tu più reo,
 se da lei ti dividi.
1050Proseguite ad amarvi e siate fidi.
 ELPINO
 Più cortese marito ancor non vidi. (Parte)
 GUALTIERO
 
    Non partir da chi t’adora. (A Roberto)
 Ad amar segui chi t’ama, (A Costanza)
 che mi è caro il vostro amor.
 
1055   De l’ardor, che in sen chiudete,
 gelosia non sento ancora.
 Con l’amor non mi offendete;
 mi offendete col timor.