Griselda, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA XV
 
 GUALTIERO, GRISELDA e COSTANZA
 
 GRISELDA
760Quai grazie posso?...
 GUALTIERO
                                        A la pietà le rendi A me non già, le rendi
 non di al bel cor di Costanza.
 Non mio dono o tuo merto,
 è suo solo favor la tua salvezza.
 GRISELDA
 Una vita infelice, (A Costanza)
765dacché ti è cara, anche Griselda apprezza.
 COSTANZA
 Compisci, o sire, il tuo favor. Ritolta
 a le selve, Griselda
 mi accompagni a la reggia.
 GUALTIERO
                                                   E venga ancella
 ove visse regina, ove fu moglie.
 GRISELDA
770Verrò ministra e serva.
 GUALTIERO
 Qual fu si scordi.
 GRISELDA
                                  Il grado
 scorderò (non l’amore).
 GUALTIERO
 Colà tutte le leggi
 d’un più vil ministero adempi e serba;
775e non dolente, avvezza
 a l’ufficio servil l’alma superba.
 COSTANZA
 
    Mi sarai sempre diletta.
 Nel tuo volto ognor godrò.
 
    Avrai parte nel mio core.
780Al consorte il primo amore,
 a te l’altro serberò.