Griselda, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA XIV
 
 GUALTIERO con seguito, poi CORRADO, COSTANZA e detti
 
 GUALTIERO
 Lo impone il re? Sei troppo fido, Ottone.
 OTTONE
 (Qui il re? Sorte nemica).
 GUALTIERO
 È da leal vassallo il far che l’opra
750al comando preceda.
 Giusto non è ch’io lasci
 senza premio il tuo zelo.
 GRISELDA
 Scudo tu fosti a mia innocenza, o cielo.
 GUALTIERO
 Corrado, a la mia reggia Otton si scorti.
 CORRADO
755Mi avrà fedel custode.
 GUALTIERO
 In amico soggiorno,
 Otton, si cinge inutilmente il brando.
 Puoi deporlo in mia mano.
 OTTONE
 Eccolo a’ piedi tuoi. (Fato inumano!) (Parte con Corrado e con le guardie)