Griselda, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA XII
 
 CORRADO con le guardie reali e i suddetti
 
 CORRADO
 Avvisato dal servo
 che Otton ver questa parte
 volger dovea volea con gente armata il piede,
700co’ tuoi miei fidi vi accorsi.
 GUALTIERO
 Ottone armato? Ed a qual fine, o prence?
 CORRADO
 Per rapirne Griselda.
 GUALTIERO
 Rapirla?
 CORRADO
                   E a l’opra or ora
 si accinge.
 GRISELDA
                      E questo ancora?
 COSTANZA
705Del temerario eccesso
 puniscasi l’indegno.
 CORRADO
 E pera Ottone, il rapitore indegno.
 GUALTIERO
 Dia luogo ognun. Che perdo,
 se rapita è Griselda?
 CORRADO
710Tanto rigor...
 GUALTIERO
                           Così mi giova.
 COSTANZA
                                                       Ed io...
 GUALTIERO
 L’abbandona al suo fato.
 COSTANZA
 Troppo è crudele il tuo signore e ’l mio. (A Griselda. Si ritira con gli altri nell’interna capanna)
 GRISELDA
 E fia ver?...
 GUALTIERO
                        Ti allontana.
 GRISELDA
 Non lasciar che in tal sorte
715ti tolga altri l’onor de la mia morte.
 GUALTIERO
 
    Vorresti col tuo pianto
 in me destar pietà;
 ma nasce il mio piacer
 dal tuo dolore.
 
720   Il fato spietato
 con la sua crudeltà
 serve al mio core. (Entra nella capanna interna e la chiude)