Griselda, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA IX
 
 GRISELDA
 
 GRISELDA
595È deliquio di core
 o stanchezza di pianto
 quella ch’ora vi opprime, o mie pupille?
 Sonno non è, che quando è ’l cor doglioso
 non è vostro costume aver riposo. (Siede sul letto)
 
600   Sonno, se pur se’ sonno e non orrore, (Villanesca)
 spargi d’onda funesta il ciglio mio.
 L’ombra tua mi è conforme; e so che al core
 forier vieni di mali e non d’obblio.
 
    Ma se a render tu vieni il mio dolore
605co’ spettri tuoi più spaventoso e rio,
 mostrami, e mi fia pena anche il riposo,
 più esangue il figlio o più crudel lo sposo. (Si addormenta)