Griselda, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA III
 
 ELPINO e detti
 
 ELPINO
 Per mia bocca, o regina, il re tuo sposo
 a nobil la caccia il tuo signor t’invita
 Signora, a nobil caccia il re t’invita.
 COSTANZA
 Digli che umil quest’alma
 l’onor sovrano aspett accetta.
 ELPINO
 Là nel bosco t’aspetta. (Parte)
 COSTANZA
450Addio; né più dolerti.
 ROBERTO
 Ch’io ti perda e non pianga?
 COSTANZA
 Ma non son io regina?
 ROBERTO
                                           È vero.
 COSTANZA
                                                           Il cielo
 non mi fe’ di Gualtier?
 ROBERTO
                                             Così mia fossi.
 COSTANZA
 Non mi strinse ad altrui?
 ROBERTO
                                                 Barbari nodi.
 COSTANZA
455Non mi scorgi sul trono?
 ROBERTO
 Come ne l’alma mia.
 COSTANZA
                                         Giubila e godi.
 
    Godi, bell’alma, godi;
 né sospirar per me.
 
    Correggi il tuo cordoglio.
460Già son regina in soglio
 e sposa son di re.