Griselda, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA XI
 
 ROBERTO
 
 ROBERTO
265Quai lusinghe! Sì chiara
 è la perdita mia che il dubitarne
 sarebbe inganno. Al regio sguardo, ahi! troppo
 piacque la mia Costanza.
 Ed a chi mai non piaceria quel volto?
270Sol per mio mal le stelle,
 o pupille adorate,
 fecer me così amante e voi sì belle.
 
    È troppo bel quel volto
 per non doverlo amar.
 
275   Amor negli occhi accolto
 vi fa del guardo un fulmine
 per ardere e piagar.