Griselda, Venezia, Niccolini, 1701
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Copia
SCENA IV
GUALTIERO
GUALTIERO
In te, sposa, Griselda,
carnefice mi uccido;
giudice mi condanno;
e per barbara legge
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nel tuo core e nel mio sento il tuo affanno.
Cara sposa, col tuo bel core
stanca è l’alma di più penar.
Sol resiste nel fier dolore,
perché vede la tua costanza
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ch’empio ancora mi vuole amar.