Griselda, Venezia, Niccolini, 1701

 SCENA XIII
 
 CORRADO con seguito e detti
 
 CORRADO
 Avvisato dal servo
 che Oton ver questa parte
 volger volea con gente armata il piede,
765co’ tuoi fidi vi accorsi.
 GUALTIERO
 Otone armato? Ed a qual fine, o prence?
 CORRADO
 Per rapirne Griselda.
 GUALTIERO
 Rapirla?
 CORRADO
                   E a l’opra or ora
 si accinge.
 GRISELDA
                      E questo ancora?
 COSTANZA
770Del temerario eccesso
 si punisca l’indegno.
 CORRADO
 E mora Otone, il rapitore indegno.
 GUALTIERO
 Dia luogo ognun. Che perdo,
 se rapita è Griselda? A suo talento
775ne disponga la sorte, Oton la involi.
 CORRADO
 Tanto rigor?
 GUALTIERO
                          Così mi giova.
 COSTANZA
                                                      Ed io...
 GUALTIERO
 L’abbandona al suo fato.
 COSTANZA
 Troppo è crudele il tuo signore e ’l mio. (A Griselda. Si ritira con gli altri nell’altra interna capanna)
 GRISELDA
 E è ver.
 GUALTIERO
                  Ti allontana.
 GRISELDA
780Non lasciar che in tal sorte
 ti tolga altri l’onor de la mia morte.
 GUALTIERO
 
    Vorresti col tuo pianto
 in me destar pietà;
 ma nasce il mio piacer
785dal tuo dolore.
 
    Il fato spietato
 con la sua crudeltà
 serve al mio core.