Lucio Vero, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XIII
 
 BERENICE con ferro in mano
 
 BERENICE
 Stimolata, agitata
 e da pene e da furie,
 ove vado? Ove sono? Il luogo è questo,
 lo riconosco, è il luogo
1290del decreto fatal. Misero sposo,
 quindi uscì la tua morte.
 Era qui ’l fier tiranno,
 qui l’infame ministro, io qui presente.
 Chi m’invola le vittime? Sol dopo
1295l’esecrando misfatto,
 solitudini incontro?
 Forse per l’altrui man son vendicata?
 Giovi il saperlo e poi morir. Con questo
 consolatore avviso,
1300ombra cara, adorata,
 ti abbraccierò nel fortunato Eliso.
 
    Sulle sponde al pigro Lete,
 ombra amante t’abbraccierò.
 
    A quell’alme illustri e liete
1305nell’amore e nella fede
 forse vile non sembrerò.