Gl’inganni felici, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XV
 
 CLISTENE, SIFALCE ed AGARISTA
 
 CLISTENE
 Mia figlia, a qual cordoglio
 dai te stessa in balia?
 AGARISTA
 Padre, morir pria che lasciarti io voglio.
 CLISTENE
 Rasserena l’aspetto. Ecco Sifalce,
345l’Anfion della Grecia; il suo bel canto
 ti accheti ’l duolo e ti rasciughi ’l pianto.
 AGARISTA
 Son di gioia incapace.
 CLISTENE
                                           In dì sì lieto
 lo sposo acquisti e il genitor non perdi.
 Sarai figlia e consorte.
 AGARISTA
350(Sarò figlia al dolor, sposa alla morte).