Lucio Vero, Venezia, Niccolini, 1700

 SCENA PRIMA
 
 Passeggio delizioso, il cui mezzo è vagamente occupato dagl’intrecciamenti degli alberi.
 
 LUCIO VERO, BERENICE e seguito
 
 LUCIO VERO
 Berenice, è già tempo
 che dal duol tu riscuota
 l’anima abbandonata. Assai donasti
 di costanza e di pianto
5al tuo genio pudico, a l’ombra illustre
 del tuo estinto amator né ancor tuo sposo.
 BERENICE
 Solo nel mio dolor sta ’l mio riposo. (Ad un cenno di Lucio Vero si allargano i rami industriosamente intrecciati e si scuopre una mensa lautamente addobbata, seguendo una improvvisa illuminazione di tutta la scena)
 LUCIO VERO
 (Olà!) Vieni, o regina,
 vieni, o di questa pompa,
10di questo ciel fregio più raro, e a questa
 lauta mensa real meco ti assidi.
 BERENICE
 Siedo, augusto. (Si serva
 al destino di Roma e agli astri infidi).