Faramondo, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA X
 
 ADOLFO e CLOTILDE con guardie
 
 ADOLFO
 Siam pur fuori, o Clotilde,
285tu di rischio, io di tema; e appena il credo.
 CLOTILDE
 Adolfo, in così strano
 giro di casi esser può mai che il core
 per me serbi innocente? Avrai tu stesso
 sparsi per la mia morte i voti al cielo?
 ADOLFO
290Può ben rabbia di stelle
 turbare i regni e por sossopra il mondo,
 non mai cangiarmi ’l cor, far ch’io non t’ami.
 CLOTILDE
 Di quell’amor, che mi giurasti un tempo
 nella mia reggia, un testimon più caro
295rendimi in Faramondo. A tante spade,
 che vorran la sua morte,
 non aggiunger la tua.
 ADOLFO
                                         Con questo petto
 gli farò scudo anche del padre ad onta.
 CLOTILDE
 Di quest’orrido loco
300fuggo la fatal vista. Adolfo, addio.
 Serba a te in Faramondo anche il cor mio.
 
    Conoscerò se brami
 che t’ami questo cor.
 
    In man della tua fede
305egli ti giura amor.