Faramondo, Venezia, Nicolini, 1699

 SCENA VII
 
 FARAMONDO
 
 FARAMONDO
1330Torno a’ miei fuor di ceppi. A me si offerse
 men crudel Rosimonda.
 La mia vita è suo dono e vuol che il serbi.
 Union di gran beni
 non mai sperati; e pure un novo a l’alma
1335peso si accresce e men la sento in calma.
 Che sarà?... Ma Gernando
 qui con Teobaldo? A qual disegno han mira?
 Non veduto mi giovi
 l’udirli. Il cielo a me li guida, o amore,
1340amor che ha pur pietà del mio dolore.