Faramondo, Venezia, Nicolini, 1699

 SCENA XI
 
 ADOLFO
 
 ADOLFO
 Perdoni a l’amor mio Sveno trafitto.
 La vendetta ch’ei chiede
 in ogn’altro è giustizia, in me delitto.
 
    Chi ben ama ogni altro affetto
310vuol che ceda e ’l fa tacer.
 
    Nel disio del caro oggetto
 trova solo il suo piacer.
 
 Cortile interno che porta alle stanze di Rosimonda. Giorno.