Faramondo, Venezia, Nicolini, 1699

 SCENA VI
 
 GERNANDO
 
 GERNANDO
 Va’ pur; prevenirò gli empi disegni.
 Col tuo morir mi si assicuri un dono
 che m’han fatto gli dei.
180Questa vittima forse
 piacerà a Rosimonda; e una vendetta
 saprà forse ragion farmi in quel core.
 Si affretti; e un colpo solo
 non men che a l’odio suo serva al mio amore.
 
185   Alma tradita,
 col vendicarti
 vo’ consolarti.
 
    L’esempio imita
 d’un infedele;
190e col rimorso
 d’esser crudele
 non spaventarti.
 
 Recinto d’alti cipressi dedicato alla vendetta, tutto illuminato da notte, con apparato ed ara nel mezzo.